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L'avvento dell'intelligenza artificiale sta ridefinendo il panorama della ricerca online e, di conseguenza, le strategie SEO. Mentre assistiamo a una trasformazione epocale nel modo in cui gli utenti cercano e trovano informazioni, emerge una nuova sfida: ottimizzare i siti web non solo per i motori di ricerca tradizionali, ma anche per i Large Language Models (LLM) e gli spider dell'intelligenza artificiale.
Negli ultimi mesi, il panorama delle ricerche su Google ha subito trasformazioni profonde, soprattutto a causa dell'integrazione massiccia dell'intelligenza artificiale nelle SERP. I dati emersi da diverse piattaforme di monitoraggio rivelano un quadro in rapida evoluzione.
Google processa attualmente oltre 8,5 miliardi di ricerche al giorno, con una crescita annua tra il 10% e il 15%. Tuttavia, è la qualità e la modalità di queste ricerche a essere cambiata radicalmente:
I pattern di ricerca mostrano una chiara tendenza verso query più specifiche e conversazionali:
L'aggiornamento di marzo 2025 (March 2025 Core Update) ha segnato una svolta decisiva con l'esplosione delle AI Overviews (AIO) - i riquadri generati dall'intelligenza artificiale che sintetizzano le risposte alle domande degli utenti e compaiono sempre più spesso in cima ai risultati di ricerca, prima dei link tradizionali.
I settori più colpiti da questa rivoluzione sono viaggi, ristorazione e intrattenimento, dove la presenza delle AIO ha cambiato drasticamente la visibilità organica e il traffico verso i siti web. Le piattaforme di monitoraggio come Semrush, Similarweb, SEOClarity e BrightEdge confermano che la presenza delle AI Overviews ha ridotto lo spazio e la visibilità dei risultati organici tradizionali.
La volatilità delle SERP è aumentata considerevolmente, con oscillazioni significative nei ranking che spingono i brand a rivedere completamente le strategie SEO per non perdere traffico. I siti che non si adattano rischiano l'invisibilità, mentre chi ottimizza i contenuti per rispondere in modo diretto e autorevole alle domande degli utenti può sfruttare le nuove opportunità offerte dalle AI Overviews.
È importante sottolineare che le tecniche SEO per l'ottimizzazione verso l'intelligenza artificiale non sono ancora codificate ufficialmente. Ci basiamo principalmente sull'osservazione empirica, su test svolti da esperti del settore e sui risultati ottenuti da questi esperimenti. Non esistono dichiarazioni ufficiali da parte delle aziende che gestiscono gli LLM su come ottimizzare i contenuti per i loro algoritmi.
Questa situazione non è tuttavia inedita: anche la SEO tradizionale si è sempre basata molto sull'osservazione e sui test empirici. Google, pur avendo rilasciato strumenti come Search Console, PageSpeed Insights e Lighthouse per monitorare alcuni parametri, non ha mai rivelato completamente il funzionamento del suo algoritmo. Attualmente, non esistono equivalenti ufficiali di questi strumenti per gli LLM.
Se il contenuto testuale era già centrale per la SEO tradizionale, con l'avvento degli LLM diventa ancora più cruciale. Gli LLM si concentrano principalmente sul testo piuttosto che sulla struttura HTML della pagina, analizzando e interpretando il linguaggio naturale in modo molto più sofisticato rispetto ai crawler tradizionali.
I contenuti testuali devono essere:
Gli LLM sono letteralmente "assetati" di sapere: più un contenuto è informativo, autorevole e ben strutturato, maggiori sono le probabilità che venga utilizzato come fonte per generare risposte.
Nonostante l'evoluzione verso l'AI, il ranking su Google e Bing resta cruciale. I primi siti nei risultati di ricerca tradizionali sono quelli che hanno maggiori probabilità di essere presi in considerazione dagli LLM come fonti autorevoli. Questo significa che una solida strategia SEO tradizionale costituisce ancora la base per essere visibili anche nelle ricerche AI-driven.
Sulla base di studi empirici condotti su oltre 25.000 ricerche reali e delle osservazioni degli esperti del settore, emergono diverse tecniche specifiche per ottimizzare i siti web per l'intelligenza artificiale.
Uno studio recente ha confermato che i siti posizionati nelle prime posizioni su Google hanno circa il 25% in più di probabilità di essere citati nei risultati generati da AI come ChatGPT, Perplexity e Google AI Overviews. Questo dato sottolinea l'importanza di mantenere una strategia SEO tradizionale efficace.
Strumenti consigliati:
Google e altre AI non premiano i contenuti semplicemente perché generati da intelligenza artificiale, allo stesso modo non li penalizzano. Valutano rigorosamente utilità, originalità e aderenza ai criteri E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness).
Elementi chiave per contenuti AI-optimized:
Strumenti consigliati:
L'ottimizzazione per l'AI richiede una comprensione profonda dell'intente di ricerca attraverso analisi comportamentali e Natural Language Processing (NLP). I contenuti devono rispondere in modo completo e naturale alle domande, preferibilmente con un linguaggio conversazionale adatto anche alla ricerca vocale.
Strategie implementative:
Strumenti consigliati:
Le AI privilegiano contenuti ben strutturati, chiari e facilmente sintetizzabili. La struttura deve facilitare sia la comprensione umana che l'elaborazione algoritmica.
Best practices strutturali:
Strumenti per l'analisi di leggibilità:
Gli spider dell'AI utilizzano metodologie simili ai crawler tradizionali, ma con esigenze specifiche che richiedono accorgimenti tecnici particolari.
Configurazioni tecniche essenziali:
Crawlability ottimizzata:
Markup semantico avanzato:
Innovazioni specifiche per AI:
Strumenti tecnici consigliati:
L'utilizzo strategico di strumenti AI rappresenta un vantaggio competitivo significativo per identificare opportunità e ottimizzare continuamente i contenuti.
Strumenti AI avanzati:
Applicazioni pratiche:
Gli algoritmi AI evolvono rapidamente, rendendo essenziale un approccio di monitoraggio continuo e adattamento strategico.
Metriche chiave da monitorare:
Strumenti di monitoraggio avanzato:
L'evoluzione verso una SEO AI-centered rappresenta più un'evoluzione che una rivoluzione. Le regole SEO tradizionali rimangono centrali e costituiscono le fondamenta su cui costruire strategie più avanzate.
La ricerca accurata, lo studio dei risultati ottenuti, i test continui e le analisi approfondite restano fondamentali per rimanere competitivi in un mondo in costante evoluzione. L'approccio metodico e data-driven che ha caratterizzato la SEO tradizionale è ancora più cruciale nell'era dell'AI. Parallelamente alle strategie consolidate, è possibile iniziare ad adottare gradualmente le tecniche AI-specific analizzate, testando e misurando l'impatto su visibilità e traffico. L'approccio migliore è quello dell'integrazione progressiva piuttosto che della sostituzione radicale.
Guardando al futuro prossimo, è probabile che anche il panorama dello sviluppo web subirà trasformazioni significative. Quando ci avvicineremo all'Artificial General Intelligence (AGI), i siti web dovranno probabilmente evolversi per offrire accessi specifici per le AI, permettendo loro di interagire funzionalmente con:
In questo scenario in rapida evoluzione, avere un partner esperto che sappia navigare tra SEO tradizionale e ottimizzazione AI diventa cruciale. La nostra agenzia si mantiene costantemente aggiornata sulle ultime evoluzioni del settore, testando e implementando le strategie più efficaci per garantire ai nostri clienti visibilità e successo nel nuovo panorama digitale.
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No, Google non penalizza automaticamente i contenuti generati da AI. L'importante è che siano di alta qualità, utili per gli utenti e rispettino i criteri E-E-A-T. Google valuta il valore del contenuto, non il metodo di creazione. Tuttavia, evita contenuti AI di bassa qualità, ripetitivi o che non aggiungono valore reale.
Le AI Overviews sono i riquadri generati dall'intelligenza artificiale che compaiono in cima ai risultati di ricerca Google. Forniscono risposte dirette alle domande degli utenti senza dover cliccare sui siti web, riducendo il traffico verso i siti tradizionali.
Sì, la SEO tradizionale rimane fondamentale. I siti che si posizionano bene su Google hanno il 25% di probabilità in più di essere citati dalle AI. Le basi SEO sono ancora il punto di partenza per essere visibili anche nelle ricerche AI.
I contenuti devono essere più ricchi, utili e orientati a rispondere alle domande degli utenti. Scrivi in modo naturale e conversazionale, usa paragrafi brevi, titoli chiari e rispondi direttamente alle domande che gli utenti potrebbero fare.
No, non ci sono regole ufficiali. Come per la SEO tradizionale, ci basiamo su osservazioni, test e risultati empirici. Le aziende che gestiscono gli LLM non hanno rilasciato linee guida specifiche.
Puoi usare strumenti AI, ma Google valuta la qualità e l'utilità dei contenuti, non il modo in cui sono stati creati. L'importante è che i contenuti siano originali, utili e rispettino i criteri E-E-A-T (esperienza, competenza, autorevolezza, affidabilità).
È un file che puoi creare sul tuo sito per indicare alle AI quali contenuti sono destinati specificamente ai modelli di linguaggio. È una tecnica sperimentale che alcuni esperti stanno testando per migliorare la comprensione da parte degli LLM.
Puoi monitorare se i tuoi contenuti vengono citati nelle risposte di ChatGPT, nelle AI Overviews di Google o in altri strumenti AI. Usa strumenti come BrightEdge per tracciare la visibilità nelle AI Overviews.
Probabilmente sì. Quando arriveremo all'Intelligenza Artificiale Generale (AGI), i siti potrebbero dover offrire accessi specifici per le AI, permettendo loro di fare acquisti, consultare database o compilare moduli in modo automatico.
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